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La tutela dell’ambiente garantita dal MODELLO 231

Il risalto mediatico mondiale del movimento di Greta Thunberg ci da lo spunto per trattare dei reati eco – ambientali, previsti dalla normativa italiana a tutela del nostro territorio.

L’elenco dei reati eco-ambientali è molto vasto: si va dall’inquinamento ambientale, causato per esempio dallo scarico di acque contenenti sostanze pericolose, al disastro ambientale che consiste in un danneggiamento irreversibile dell’ecosistema, oppure all’attività di gestione di rifiuti non autorizzata e/o traffico illecito di rifiuti; o ancora, traffico o abbandono di materiale ad alta radiottività.

Oggigiorno, l’imprenditore non può esimersi dall’osservare le numerose regole dettate dal legislatore italiano, anche a seguito di applicazione di trattati internazionali, in tema di gestione dei rifiuti e regole della produzione.

I reati ambientali sono ricompresi tra quelli per i quali è sancita la responsabilità dell’Ente a mente del D.Lgs. n.231/2001: le condotte che danno luogo a tali illeciti, infatti, sono per la maggior parte poste in essere nell’interesse dell’Ente, e il vantaggio perseguito è per lo più di natura economica, volto a un risparmio di spesa per l’impresa: si pensi, a mero titolo di esempio, alla mancata adozione di sistemi di depurazione oppure l’abbandono abusivo di rifiuti tossici.

I comportamenti illeciti possono, inoltre, dar luogo ad un un maggior profitto: in termini di guadagno, infatti, l’adozione di materie prime scadenti o dannose consente un margine di guadagno maggiore rispetto alla realizzazione di un prodotto utilizzando materiali a norma.

L’adozione del Modello Organizzativo, che preveda procedure aziendali mirate alla prevenzione dei reati ambientali, produrrebbe un duplice beneficio; in primo luogo, l’ambiente risulterebbe sempre meno inquinato.

In secondo luogo, l’Ente non subirebbe le gravi conseguenze sanzionatorie previste dalla legge allorchè si verifichino fatti di reato della natura di quelli presi in questa sede in esame ad opera di propri dipendenti.

A fronte degli ultimi cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi 10 anni, le imprese dovrebbero prendere come stimolo la corretta applicazione e conseguente attuazione di un modello che rappresenterebbe un salto di qualità dell’intera realtà organizzativa aziendale e che sicuramente andrebbe a tutelare maggiormente il nostro ecosistema.